#andrea sacchi
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Andrea Sacchi (Italian, 1599-1661) Marcantonio Pasqualini (1614-1691) crowned by Apollo, detail, 1641
#Andrea Sacchi#Apollo#art#fine art#european art#classical art#europe#european#fine arts#oil painting#europa#mediterranean#italian art#italian#italy#blond#1641#1600s
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Andrea Sacchi: Marc'Antonio Pasqualini coroado por Apolo (1640)
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Academic Nude Study of a Seated Male, Andrea Sacchi
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Andrea Sacchi (Roma, 30 novembre 1599 – Roma, 21 giugno 1661) - Self-Portrait
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#andrea sacchi#apollo#angelcore#angelic#angel#angel dust#million dollar man#iron man#the virgin suicides#gods of egypt#greek gods#goddess#god#religion#virgen maria#arte#nyc#art#nyclife#newyorkcity#newyork#artecontemporanea#bellas artes#familia#parents#parenting#father#mother#met gala#metmuseum
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Andrea Sacchi, Marcantonio Pasqualini Crowned by Apollo, 1641 x
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Richard Earlom, after Andrea Sacchi - The death of Abel, 1766.
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ON LOVE, ON VIOLENCE
1. consumed, david cronenberg | 2. taking it”, vievee francis | 3. the good fight, ada limón | 4. twin sized mattress, the front bottoms | 5. on the romance of cannibalism, silas denver | 6. allegory of divine wisdom (detail), andrea sacchi | 7. letters to milena, frank kafka | 8. teaching the dog not to nip, jim moore | 9. cherry wine, hozier | 10. warm bodies, isaac marion.
#web weaving#if any other trigger warning is needed please let me know!!!#web weave#tw abuse#tw violence#tw domestic violence#this is probably only part one it’s about to get real unhealthy around here fellas#eroticisation of violence#do NOT do this fellas this is just a web weave do NOT#poetry#on love#on violence#mine#pls don’t be mean to me im just trying to process my trauma ok bye#on love as violence
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SACCHI, Andrea The Three Magdalenes 1634 Oil on canvas, 68 x 50,5 cm Galleria Nazionale d'Arte Antica, Rome
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Daedalus and Icarus – Andrea Sacchi // Daedalus Fixing Wings onto the Shoulders of Icarus – Pieter Thijs // Daedalus and Icarus – Orazio Riminaldi // Icarus and Daedalus – Charles Paul Landon // The Fall of Icarus – Jacob Peter Gowy after Peter Paul Rubens // The Lament for Icarus – Herbert James Draper // Daedalus and Icarus – Laurent Pêcheux // Daedalus and Icarus – Anthony van Dyck // The Last One – Maisie Peters
#totally obsessed with this song btw#for sure my favorite on the good witch deluxe#also#maisie: makes one reference to icarus#me: makes an edit with like 8 paintings of icarus#icarus#flight of icarus#daedalus#peter paul rubens#rubens#herbert james draper#anthony van dyck#the last one#the last one maisie peters#the good witch#the good witch deluxe#the good witch maisie peters#the good witch album#maisie peters tgw#tgw deluxe#tgw dlx#maisie peters the good witch#maisie peters#art#art history#lyrics#lyric art
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Academic Male Nude. early 17th.century. Andrea Sacchi Italian 1599-1661. red chalk on paper. http://hadrian6.tumblr.com
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Andrea Sacchi, Daedalus and Icarus (c 1645) // Charles Paul Landon, Icarus and Daedalus (1799) // Jacob Peter Gowy, The Fall of Icarus (1635-7) // Charles Baudelaire, The Complaints of an Icarus (1857).
For @mi6-cafe's Moodboard March theme: ambition.
#00q#james bond#moodboard march#sorry folks i'm in an angsty mood#this might be going with a fic I’m writing#tenuous connections to the classics here#don't mind if i bastardise them#it's about the hubris of thinking you can tame the untamable#it’s about knowing the person you’re chasing can’t or won’t change but being the fool who hopes anyway
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Via Astra Zero
Crowned by Apollo 🍃
My “FB friendly” revamp of, Marcantonio Pasquilini Crowned by Apollo, by Andrea Sacchi, 1641
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WATCHING IT COME TRUE, IT'S TAKING OVER YOU, OH, THIS IS THE GREATEST SHOW
Raggiunta una certa età è inevitabile che si acquisisca anche consapevolezza nella gestione del denaro. Per quel che mi riguarda, posso senz’altro dire di essere diventata finanziariamente avveduta ed economicamente oculata: per esempio, nel portafoglio tutte le mie banconote sono ordinate dal taglio più grande a quello più piccolo e scusate se è poco.
What's it like to brag about raking in dollars
Pertanto, consapevole che John Maynard Keyens non può che spicciarmi casa, quando ho visto il prezzo dissennato del biglietto per Taylor Swift: The Eras Tour, ben venti euro, che al cambio odierno sono sempre venti euro, ho detto: “Mi par giusto! Più che giusto, mi par doveroso. Posso aggiungerci financo una cistifellea, o qualsiasi altro organo semi vitale, chemmefrega. Taylor, che, ti serve un rene? Un pezzettino di fegato? Ho fatto le analisi adesso e i trigliceridi ce li ho a posto”. Perché ormai è chiaro che, per rispondere al quesito ontologico posto da Francesco Gabbani, “per un motivo in fondo esisterò”, il mio motivo è quello di dare soldi a Taylor Swift.
I forgot that you existed
Così, più leggera di venti sacchi ma priva di richieste di riporre i miei organi nei sacri canopi, mi sono recata al cinematografo armata soltanto del timore che, durando la proiezione tre ore, a un certo punto i jeans potessero premermi sulla vescica e dunque compromettere il godimento di questa storica esperienza. Perché non so se ci rendiamo conto: dopo dodici-anni-dodici in cui Taylor forgot that we existed, ci becchiamo addirittura il film-concerto al cinema. Di tutti gli eventi accaduti e che accadranno negli anni ’20 di questo secolo, questo è senza dubbio il più improbabile, e pertanto decisamente epocale: per forza di cose lo racconteremo ai nostri figli (non io), ai nostri nipoti (non io), ai nostri gatti (io).
It turned into something bigger
Ora, considerato il prezzo del biglietto pari al PIL del Principato di Andorra, credevo — e un po’ speravo — che in sala fossimo solo quelli che vedevo prenotati nell’app, cioè tre compresa me. Alla fine eravamo una ventina, cifra piuttosto standard per una proiezione pomeridiana, e per la prima volta in vita mia sono stata contenta di questo “affollamento”. Perché un po’ come con le fiere dei fumetti, dove per qualche giorno l’anno sento di essere davvero tra la mia gente, per una sera ho potuto sperimentare dal vivo quel senso di comunità nata intorno alla bionda gattara che per quattordici anni ho vissuto soltanto online. E sì, sì, ero al Mediolanum Forum e tutto, ma all’epoca il culto devozionale della divinità swiftiana era appena agli albori e la cosa si esauriva un po’ nell’ognuno per sé. Ricordo che nel bagno dell’autogrill sulla strada del ritorno c’era una ragazza con un 13 disegnato sulla mano, e io, con un 13 a mia volta, mi sono limitata a registrare l’informazione senza dirle nulla, poi pentendomene. In effetti non ho detto nulla manco ad Andrea Swift che a un certo punto mi sono trovata di fianco nel parterre, e quello è tutto un altro tipo di pentimento.
Adesso, invece, il taylorismo è un’altra cosa, enorme e superlativa: è Charizard livello 100, è l’eruzione del Krakatoa del 1883, sono i tre ettari cubici di denaro nel deposito di Zio Paperone, è il caffè della signora Pina a 3.000 gradi Fahrenheit.
So make the friendship bracelets, take the moment and taste it
Alcune ragazze nella mia stessa fila erano venute preparate, con una congerie di friendship bracelets da soddisfare il fabbisogno della Repubblica di San Marino, castelli compresi, e il loro invito a scambiarli, in una sala fino a quel momento tipicamente normale, ha acceso una miccia di interazioni tra perfette sconosciute che però, in quel momento, parevano amiche da sempre. È stato proprio come alle fiere del fumetto, in cui quando ci si incontra tra cosplayer, ma anche tra cosplayer e persone in borghese, si saltano i convenevoli e le frasi di circostanza e si arriva subito a parlare del sugo della storia di manzoniana memoria, che per me è ciò che nutre le persone in senso spirituale: i loro film, i loro libri, le loro serie, i loro personaggi preferiti, la loro musica. E perciò via, quando avete iniziato a seguirla io da Midnights ma mi sono proprio innamorata io sono affezionata a Speak Now perché è il primo suo album che ho atteso qual è il vostro album preferito qual è la vostra canzone preferita ma è vero che hanno tagliato Long Live e The Archer ma ci sarete a San Siro io l’anno prossimo ho la maturità spero non mi capiti proprio il giorno dopo voi avete avuto problemi a prendere i biglietti mio fratello ascolta il mentecatto™️ Kanye mio fratello invece è metallaro ma davanti a Fearless si toglie proprio il cappello…
Poi vabbè, che, non lo dici che stavi ad Assago nel 2011 e non le racconti le circostanze che hanno fatto sì che riuscissi a darle il cinque? Lì mi sono sentita come nonno Simpson sotto l’albero dei limoni che illustra alla gioventù i gloriosi tempi andati, e per uno strepitoso momento sono stata la persona più importante di tutta la fila M.
Ora, poiché il film mi ha presa alla sprovvista (ma per il concerto sarò prontissima) non avevo preparato alcun braccialetto, e anche se mi sono sentita in colpa a non aver nulla da scambiare me ne hanno comunque regalati due e il mio cuoricino è aumentato di tredici taglie. Cioè, non è meraviglioso? In altre circostanze ‘sta cosa mi avrebbe comportato soltanto una banale diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica.
Are you ready for it?
Ridendo e sclerando, a un certo punto si sono spente le luci. Una rapidissima richiesta di ammenda per tutti i tuoi peccati perché sai che il rischio di restarci è altissimo, e via che si parte.
Ora, io di questo tour avevo visto soltanto poche clip, per un motivo: perché me veniva da rosicà, dato che ancora non erano uscite le date italiane e temevo che non sarebbero uscite mai. Quindi si può dire che tutto quello che ho visto, l’ho visto lì per la prima volta. In ultra HD. Su un megaschermo. In Dolby surround.
I don't wanna look at anything else now that I saw you
E adesso posso proprio dire che questo tour è una cosa mostruosa, nel senso etimologico originale: un prodigio, un portento, qualcosa che trascende i confini dell’umano. Perché diciamolo, Taylor che per tre ore ininterrotte se la canta, se la suona e se la balla, in uno spettacolo che ripercorre diciassette anni di carriera e dieci album, attiene più all’empireo che al terreno dove siamo collocati io e voi. In effetti, la domanda su come sia possibile che apparteniamo alla stessa specie Homo sapiens un po’ te la poni.
The crowds in the stands went wild
Ma voi cantate? Perché noi volevamo cantare, hanno chiesto le ragazze della mia fila, come a volersi giustificare preventivamente di quello che stava per accadere. La risposta è stata un sì più che mai lapalissiano.
Senza che uno potesse aspettarsi nulla di meno, alle prime note di Cruel Summer la sala si è trasformata in uno stadio - una sorta di piccola prova generale per l’anno prossimo, solo che quella volta sarà finalmente dal vivo (sto scrivendo queste righe su una barella di pronto soccorso perché una sincope mi ha fatto cascare giù come una dama vittoriana, quindi più che altro mi auguro da viva).
Got a feelin' your electric touch could fill this ghost town up with life
Abbiamo cantato, abbiamo tenuto il tempo, abbiamo interagito e scherzato tra di noi, e quando l’intera sala ha battuto le mani in sincronia dopo “When you know you're about to cry” di You Belong With Me, e ha fatto il cuore in Fearless, e quando ha mostrato allo schermo i friendship bracelets durante il bridge di You’re On Your Own, Kid, ecco, è stato davvero tanto bello.
E mi rendo conto della fortuna di aver trovato una sala viva e partecipe ma tutto sommato ammodo, perché ho visto testimonianze sui social di gente che ha dovuto passare tre ore in compagnia di scimmie urlatrici in gita sociale al mercato del pesce di San Benedetto del Tronto. In quel caso, forse avreste letto di me non sul blog ma sulle pagine della cronaca nera.
I had a marvelous time
E poi niente, a un certo punto si sono riaccese le luci, anche se io sarei volentieri rimasta lì a oltranza — mi fosse venuto in mente avrei invocato “Diritto di asilo!” come Quasimodo sulla balconata di Notre Dame. Già tornare al mondo reale dopo essere stata al cinema per me è traumatico in genere, figuriamoci tornare al mondo reale dopo tre ore di Taylor Swift formato maxi.
Ma vabbè, ora non mi resta che tenere duro durante i nove mesi che mancano alle due tappe italiane dell’Eras Tour, con Taylor che ritorna in Italia per la prima volta dopo, vedi tu il caso, tredici anni. E se per un film stavamo messi così, possa Iddio avere pietà dell'anima di chi dovrà, mmmh, tollerarci...
**** Le mie recensioni agli album:
Red dead revolution
‘Cause she’s still preoccupied with 19… 19… 1989
(Frankly, me dear, I do and I don’t give a damn about my bad) reputation
(If you wanna be my) lover
That’s all folk(lore)
Quoth the raven, “evermore”
Once upon a midnight dreary, while I pondered, weak and weary
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Andrea Sacchi, studio per nudo maschile seduto, Milan (Italy)
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Serie A, la classifica degli ascolti tv nel 2023/24: i dati squadra per squadra
articolo di MARCO SACCHI : https://www.calcioefinanza.it/2024/06/05/serie-a-classifica-ascolti-tv-2023-2024-inter-juve-milan/ La Serie A 2023/24 è andata in archivio con il trionfo dell’Inter: ecco la classifica degli ascolti televisivi squadra per squadra tra Sky e DAZN. I loghi di Sky e DAZN (Andrea Staccioli/Insidefoto) La Serie A 2023/24 è andata in archivio per quello che è stato il terzo…
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